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25 Νοε 2010

Palazzo Nuovo,TORINO, protesta a oltranza


Dissenso in lettere da futura.unito.it

Scritto da GABRIELEMADALA

Ore 13,05 – L’incontro con il rettore dalla voce degli studenti
Luca Spadon, studente di storia attivo nella protesta, questa mattina era presente all’incontro con il Rettore Ezio Pelizzetti. “Il rettore non si è espresso contro ricercatori e studenti – ha spiegato Spadon -. Ci ha chiesto di fare attenzione mantenendo la sicurezza, soprattutto sul tetto. Si è trattato comunque di un colloquio tranquillo. Pelizzetti era preoccupato per lo svolgimento delle discussioni di laurea che è stato garantito”. Gli studenti hanno poi fatto una richiesta al rettore anche se non in modo diretto. “La richiesta – continua Spadon – è quella di non cambiate gli statuti anche nel momento in cui la riforma dovesse passare”.
Ore 12,38 – “Niente professori se non vogliono protestare”
Alle 14,30 è prevista l’assemblea che deciderà, anche in base a quello che succederà nella Camera dei Deputati, le prossime azioni di protesta. Continuano a rimanere chiuse le porte di . “Entra solo chi vuole protestare, compresi i professori” si sente dalla porta dell’edificio che da su via Verdi. Nell’edificio gli ascensori non funzionano.
Ore 12,04 – La notte sul tetto
“Ha fatto freddo ma ci siamo scaldati con
buon vino, camminate sul tetto e chiacchierate, anche con i giornalisti”. Rosalba Ignaccolo, ricercatrice di statistica alla facoltà di Ecomomia racconta la notte di proteste contro il . “Gli studenti ci hanno potato un pentolone di tè caldo – spiega -. Abbiamo dormito a turno. Alle 7,15 sono arrivati i colleghi per darci il cambio portando le anche le brioches per la colazione ”. Insieme a Rosalba c’erano altri quindici manifestanti “tra di loro uno era un professore ordinario e due associati”.
Ore 11,34 – Picchetti davanti ai centri commerciali
Oggi le proteste potrebbero spostarsi di fronte a un centro commerciale (forse la Rinascente). Giovedì, striscioni e megafoni arriveranno nella stazione ferroviaria di Porta Susa. “Queste sono decisioni e azioni prese dagli studenti per conto loro – commenta Bruno Maida, ricercatore di storia a Scienze della Formazione – ma che come ricercatori appoggiamo”.
Ore 10,30 – Studenti ancora sul tetto di 
Sono una ventina i manifestanti che hanno passato la notte sul tetto di . Per il momento nella sede di lettere dell’Università di Torino l’ è totale e le porte restano chiuse. “Staremo qua per tutta la giornata e anche domani – racconta dalla sommità dell’edificio di via Sant’Ottavio Bruno Maida, ricercatore di storia a Scienze della Formazione –. Fino a quando dalla Camera del Parlamento non arriverà la parola fine sul disegno di legge Gelmini”. “L’ – continua Maida – è sicuramente un’azione dal valore simbolico e concreto”.

ΣΧΟΛΙΟ :

Χιλιάδες Ιταλοί φοιτητές πραγματοποίησαν χτες συγκεντρώσεις σε ολόκληρη τη χώρα ενάντια στις περικοπές των δαπανών του προϋπολογισμού για την εκπαίδευση. Οι φοιτητές προχώρησαν σε καταλήψεις πανεπιστημίων, σε γέφυρες και πλατείες, ενώ μικροσυμπλοκές σημειώθηκαν στη Ρώμη όταν οι φοιτητές προσπάθησαν να εισβάλουν στη Γερουσία. Καθιστική διαμαρτυρία πραγματοποίησαν έξω από τη Βουλή των Αντιπροσώπων, όπου η υπουργός Παιδείας,Μαριαστέλα Τζελμίνι, παρουσίαζε την προτεινόμενη μεταρρύθμιση των πανεπιστημίων, που αναμένεται να τεθεί σε ψηφοφορία σήμερα.
Σύμφωνα με τη μεταρρύθμιση επιχειρείται να μειωθούν οι δαπάνες για την Παιδεία κατά 9 δισεκατομμύρια ευρώ, να περιοριστεί το προσωπικό των πανεπιστημίων - κυρίως σε ό,τι αφορά τους ερευνητές - αφού από το 2009 έως το 2011 θα προσλαμβάνεται μόλις το 20% των συνταξιοδοτημένων, δηλαδή θα υπάρξει μείωση κατά 130.000 θέσεις εργασίας στους εκπαιδευτικούς, θα υπάρξει συγχώνευση μικρότερων ιδρυμάτων και θα συνδεθούν τα εκπαιδευτικά ιδρύματα με επιχειρηματικούς κύκλους.

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